“L.I.N.E.A.” di Masako Matsushita con gli studenti AND

Il 13 Aprile al Teatro Ruskaja performance dimostrativa della residenza coreografica e due composizioni di allievi 

Masako Matsushita

Riportiamo dal programma di sala diffuso dall’Accademia Nazionale di Danza:

logo-and Luca Russo

La composizione coreografica che da l’avvio alla serata è un duetto di Michael Incarbone, la seconda è un assolo di di Angela Sterlacci, brano che si è classificato al primo posto al International Ballet and Contemporary Competition Domenico Modugno di Lecce.

La serata si concluderà nella seconda parte, dopo un breve intervallo,  con l’opera della coreografa in residenza Masako Matsushita.

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PRIMA PARTE

IN – RAZIONALE

Coreografia: Michael Incarbone 
Musica: Venetian Snares “Befriend a child killer”
Editing musicale: Michael Incarbone 
Luci: Stefano Pirandello
Interpreti: Michael Incarbone, Elisa Quadrana

Il processo di costruzione coreografica è avvenuto durante il corso di composizione e improvvisazione tenuto dalla docente prof.ssa Gabriella Borni

Azione e reazione, dominare e subire, razionale e irrazionale, avviene all’interno di uno determinato spazio accompagnato da un incessante sottofondo e vissuto da uomini governati dall’irrazionalità. Essi sprigionano spontaneamente impulsi aggressivi, una sessualità animalesca, un ritorno all’essere primitivo, un mondo dominato dal caos dove regna l’eccesso, “l’estremo dei nostri limiti fisici e psichici”.

Rielaborare con razionalità particolari momenti e dei determinati status, ponendo l’attenzione alla relazione che avviene in quel determinato momento, analizzando “l’Io dall’Es”, immedesimarsi in questa esperienza sensoriale e cogliere le emozioni dell’interprete che si muove in ciascuna stanza cromatica.

MÒRIA

Coreografia e interprete: Angela Sterlacci
Musica: Arvo Part
Luci: Stefano Pirandello

“Mòria (che in greco significa follia) è detta la ricerca patologica del motto di spirito, è una “dipendenza dallo scherzo”. Si tratta di una “manifestazione di patologia cerebrale organica per cui un paziente racconta compulsivamente giochi di parole, storielle sciocche, spesso accompagnate da comportamento infantile, come meccanismo di difesa.”

Con Moria l’inconscio si fa carne: l’obbiettivo è quello di materializzare nella maniera il più umile possibile quelle fragili quattro mura di sostanza grigia che a malapena le restano. Il pensiero è smontato in ogni sua singola componente, emblema dei suoi movimenti, pieni di gesti intimi che sono allo stesso tempo piccoli e grandi, complessi e semplici, riconoscibili e strani, eppure hanno un senso assoluto come scorci surreali di un‘anima distorta, quella sovrana dell’attimo inverosimile, insensato  ma sovraumano, come ultima effettiva maniera per poter liberamente esprimere se stessi. Nessuna posizione del corpo o movimento ha un significato preciso. Non penso che sia possibile vedere un movimento e sapere esattamente ciò che una persona sta cercando di comunicare. Ognuno ha diverse esperienze e credenze; quindi un piccolo movimento può significare qualcosa di completamente diverso per qualcun altro.

SECONDA PARTE

L.I.N.E.A.

Coreografia: Masako Matsushita
Musica originale: Andrea Duccio
Luci: Stefano Pirandello
Costumi: Masako Matsushita, Sartoria AND – Lilly Cascio
Interpreti: gli studenti del primo Triennio di Danza Contemporanea sez. A – Beatrice Alessandrelli, Daniela Amoruso, Nicholas Baffoni, Giada Bartoletti, Giulia De Vito, Antonietta Formisano, Guan Nan Liu, Sabrina Mastrangelo, Vanessa Nacci, Nicol Russo, Andrea Sorrentino, Riccardo Tosi
Referente per l’AND: Stefania Brugnolini

Linea come direzione reale o immaginaria che implica il movimento, lo svolgimento di un tragitto e l’evoluzione di una situazione e di uno stato fisico e mentale. “La frontiera è il luogo del nulla, è il mare nella sua immensità. Così la linea della frontiera non chiude e de-finisce soltanto, ma apre alla relazione con l’altro, senza tuttavia volerlo ridurre a sé, perché i segreti si accompagnano senza la possibilità di essere annullati. E’ necessario pensare la linea come quel tratto che separando unisce e de-finisce i differenti, consegnandoli alla loro in-finita differenza. Colui che come il poeta soggiorna in prossimità della frontiera, chi vive ai margini, sa meglio di chiunque altro che solo attraverso lo s-confinamento nell’estraneo si può fare esperienza di ciò che è proprio.” (Andrea Marini – Il confine della Soglia)

Un sentito grazie agli studenti per il loro contributo di fondamentale importanza per la realizzazione del lavoro.

Al termine dello spettacolo la coreografa Masako Matsushita, accompagnata dai danzatori del I Triennio di Danza Contemporanea sez.A, incontrerà il pubblico per la presentazione e la discussione dell’opera rappresentata e del lavoro svolto.

RESID’AND è un progetto specifico per lo svolgimento dell’attività artistica dei trienni di Danza Contemporanea, nell’ambito del Progetto Pilota elaborato dalla Scuola di Danza Contemporanea, sostenuto dall’Accademia Nazionale di Danza. Tra le oltre duecento domande pervenute alla call biennale, i sei coreografi selezionati per l’anno accademico 2017/2018 sono ospitati in residenza presso l’AND in una programmazione articolata da ottobre 2017 fino ad ottobre 2018 per lavorare con gli studenti del Triennio di Danza Contemporanea. I loro nomi: Luca Della Corte (17 novembre 2017), Antonio Montanile (15 dicembre 2017), Luca Russo (9 febbraio 2018), Paolo Mangiola (9 marzo 2018), Masako Matsushita (13 aprile 2018), Davide Valrosso (5 ottobre 2018).

RESID’AND nasce con lo scopo di far dialogare l’Accademia Nazionale di Danza, unico Istituto italiano di Alta Formazione Coreutica, con la danza indipendente, selezionando alcune tra le proposte più interessanti del panorama della danza contemporanea nazionale e internazionale. Il progetto ha come obiettivo quello di creare occasioni performative per gli studenti/danzatori dell’AND, oltre allo spettacolo di fine anno accademico, di ampliare dunque la formazione artistico-culturale confrontandosi con la scena, di ricercare e sperimentare accogliendo le proposte dei coreografi ospiti in uno scambio generativo di creatività ed apprendimento.

Il progetto prevede che la serata dello spettacolo conclusivo del coreografo residente, sia integrata con l’intervento di alcuni brani coreografici – composizioni, studi, prove finali e tesi – creati dagli studenti danzatori dei Trienni di Danza Contemporanea e dei Trienni del Tecnico Compositivo, del Biennio di Danza Contemporanea e di quello di Coreografia, selezionati da una commissione appositamente nominata.

Dino Verga
Coordinatore Responsabile Resid’AND
Accademia Nazionale di Danza
mob +39 3336379354
mail dinovergacoordinatore@gmail.com

Roma, 10 Aprile 2018

il PDF con il programma è disponibile a questo link

Teatro Ruskaja – Largo Arrigo VII, 5 – Roma – infoline 06-57177771
Venerdì 13 Aprile – ore 19,30 – Ingresso libero fino a esaurimento posti

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