Performance dimostrativa della residenza coreografica presso l’Accademia Nazionale di Danza, abbinata alle composizioni di due allieve
Riportiamo il comunicato stampa ufficiale dell’AND:
Resid’AND 2016/2017 all’Accademia Nazionale di Danza
Il 6 ottobre arriva Giovanni Di CiccoVenerdì 6 ottobre alle ore 18 all’Accademia Nazionale di Danza ultimo appuntamento di RESID’AND edizione 2016/2017, progetto pilota nato con lo scopo di far dialogare AND, unico Istituto italiano di Alta Formazione Coreutica, con la danza indipendente, selezionando alcuni tra i coreografi più interessanti del panorama della danza contemporanea nazionale e internazionale. Sei gli artisti prescelti quest’anno ai quali è stato chiesto di lavorare in residenza presso l’Accademia con gli studenti dei Trienni di Danza Contemporanea e di presentare, al termine del lavoro fatto, una coreografia con protagonisti gli stessi studenti.
Dopo Nicoletta Cabassi, Erika Maria Silgoner, Enrico Paglialunga, Giacomo Della Marina, Giovanna Velardi sarà la volta di Giovanni Di Cicco.
Lo spettacolo che chiude la sua residenza in AND prevede anche le coreografie di due allieve del Triennio di Danza Contemporanea dell’Accademia Nazionale di Danza. Nella prima parte: un trio firmato da Angela Sterlacci, studentessa del II Triennio di Danza Contemporanea sez. A e un lavoro di Clotilde Maselli, diplomata al III Triennio di Danza Contemporanea nell’anno accademico 2015-16.
La seconda parte della esibizione, invece, un brano firmato dal coreografo ospite Giovanni Di Cicco.
PRIMA PARTE
ABSENT
Coreografia ed elaborazioni musicali: Angela Sterlacci
Musica: Charles Camille Saint-Saëns
Luci: Stefano Pirandello
Interpreti: Arianna Carino, Elisa Quadrana, Angela SterlacciGli innumerevoli tratti di personalità, che in ogni istante scambiamo con chi ci circonda, sono di una banalità disarmante: esistiamo in galassie differenti, in continua collisione, ma sempre circondati da un insopportabile senso di vuoto, così silenzioso da far rumore, così indifferente da far paura. Eppure succede a volte di intersecare altre orbite. Casualmente, senza predeterminazione. E l’abitudine all’indifferenza rende quegli attimi surreali: sprazzi di ordine in una realtà confusa.
Istanti però. Così fugaci da durare meno di un battito di ciglia.
L’elaborazione musicale del lavoro è opera della coreografa: inizialmente si propone con suoni scomposti, tipici di un’orchestra in disaccordo, a cui seguono beat elettronici incalzanti, abbinati all’inumano disordine motorio espresso con un flusso costante di intrecci coreografici. Ad un tratto, preceduta da un momento di rottura, divampa indiscusso “ l’ordine” musicale del Cigno di Charles Camille Saint-Saëns, rappresentato dalla convergenza dell’elemento coreografico sullo sguardo degli interpreti; infine la magia si interrompe, ritornando al motivo elettronico che ripropone i differenti intrecci coreografici.
DODECAPHONIC BODIES
Coreografia: Clotilde Maselli, Trisha Brown (estratto da Twelve Ton Rose)
Musica: Anton von Webern, Quartetto op.28 (1938)
Luci: Stefano Pirandello
Interpreti: Emanuela Arvi, Giorgia Carnovale, Beatrice D’Amelio, Giacomo Galfo, Clotilde MaselliConcepire una composizione coreografica che riporti nei corpi la precisione matematica della musica dodecafonica è possibile, se si trova il giusto codice. Così nasce Dodecaphonic Bodies, in cui le note del Quartetto op. 28 di Webern si trasformano in parti del corpo, che entrano in gioco secondo le consegne della tecnica seriale.
SECONDA PARTE
WORK IN REGRESS
Coreografia: Giovanni Di Cicco
Musiche: Autori Vari
Costumi: Giovanni Di Cicco
Luci: Stefano Pirandello
Interpreti: gli studenti del primo Triennio di Danza Contemporanea sez. B – Linda Biondi, Claudia Biondini, Davide D’alessandro, Elisa Nardini, Antonella Pellegrini, Samantha Peloso, Simone Rammairone, Dora Schembri, Federica Sola, Esther Vendola, Rosaria Vitolo.
Referente per l’AND: Mario PiazzaHo preso a prestito dall’artista e amico Claudio Costa il titolo Work in Regress quale input per interrogarmi sull’origine dell’atto creativo, in un viaggio a ritroso verso il primitivo.
Un ritorno all’uomo dove la relazione umana tra coreografo e danzatori, che insieme diventano comunità, è fondamentale per portare in “scena”, non il sentito o il volere del singolo attraverso formule già esistenti, ma un percorso condiviso e imbevuto della creatività del gruppo.
La scena, diventa il luogo privilegiato dove, nei giorni, l’atto danzato si emancipa dal concetto risalendo all’origine del rapporto con lo spazio, le cose, le persone, i suoni, le paure, verso una difesa dell’irrazionale, per risvegliare l’intuizione nella vita, che il danzatore cerca continuamente, offrendosi.
Al termine dello spettacolo il coreografo Giovanni Di Cicco, accompagnato dai danzatori del I Triennio di Danza Contemporanea sez. B, incontrerà il pubblico per la presentazione e la discussione dell’opera rappresentata e del lavoro svolto.
GIOVANNI DI CICCO
Danzatore, coreografo e insegnante di origine genovese.
Nel 2007 fonda la Compagnia Dergah Danza Teatro, in residenza coreografica al Teatro dell’Archivolto di Genova, curando più di una decina di creazioni coreografiche.
Svolge la sua carriera di danzatore per molte compagnie, tra cui: Astrakan di Daniel Larrieu (Parigi), Sosta Palmizi (Torino), Luisa Casiraghi (Milano), Susanna Beltrami (Milano), Compagnia Virgilio Sieni (Firenze), Company Blu (Firenze), Sutki (Torino), Plan K (Bruxelles), Axas Dance Company (Winterthur), Postretroguardia di Paco Decina (Parigi), Teatro dell’Archivolto (Genova), Catherine Diverres (Rennes).
La sua attività di coreografo lo porta a collaborare con la Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova, dove concepisce e coordina la compagnia DEOS (Danse Ensemble Opera Studio), che, per le sue caratteristiche contemporanee, rappresenta un progetto sperimentale nel panorama degli enti lirici italiani. Guest Choreographer della Compagnia Dansa Contemporanea de Cuba, lavora con la Compagnia Arbalete di Genova dal 1983, con cui firma oltre trenta coreografie.
Nel 1988/89 è ospite della Folkwang Hochschule di Essen diretta da Pina Bausch.
Ha collaborato come coreografo con molti registi italiani e per varie produzioni tra cui al Teatro Comunale di Ferrara, Wexford Festival Opera, Teatro Comunale di Bologna, Teatro Regio di Torino, Teatro La Fenice, Teatro Valli di Reggio Emilia, Teatro Massimo di Palermo, Festival di Granada e Teatro Lirico di Bilbao, Teatro alla Scala.
Come docente presta la sua opera presso: il corso di formazione per mimi promosso dalla Fondazione Teatro Carlo Felice e dalla Provincia di Genova, la Regione Veneto, la Regione Marche e per il Comune di Ferrara. All’estero tiene seminari per la Tanzfabrik di Berlino, per il Duncan Center di Praga, Micadanse a Parigi, Ballet Preljocaj di Aix-en-Provence, Compagnia Dansa Contemporanea de Cuba e per molti altri centri in Italia e in Europa.Raffaella Tramontano
Ufficio Stampa Accademia Nazionale di Danza
mob +39 392 8860966
mail raffaella.tramontano@gmail.comRoma, 2 ottobre 2017
Accademia Nazionale di Danza Istituto di Alta Formazione Coreutica
Largo Arrigo VII, 5 Roma
Infoline 06-57177771 www.accademianazionaledanza.it
Teatro Ruskaja – Largo Arrigo VII, 5 – Roma
Venerdì 6 Ottobre – ore 18,00
Ingresso libero fino a esaurimento posti
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