Al via la rassegna dedicata alle nuove tendenze in ambito coreografico
Silvia Mozzachiodi

Il Romaeuropa Festival, da sempre impegnato ad offrire una privilegiata panoramica sui nuovi orientamenti della danza contemporanea a livello internazionale, ha dato avvio alla rassegna Dancing Days, curata da Francesca Manica e dedicata alla promozione di una nuova generazione di danzatori e coreografi. Inaugurata al Teatro Vascello il 13 ottobre con la sferzante energia di Funny Soft Happy & The Opposite, pièce di Connor Schumacher interamente giocata sulla resistenza fisica di sei performer, la sezione prosegue al Mattatoio fino al 18 novembre. Ecco i primi tre appuntamenti.
Il 15 ottobre l’autore e performer multidisciplinare Viktor Cernický porta in scena PLI, un’opera al confine tra danza e performance, ispirata ai principi enunciati dal filosofo Gottfried Wilhelm Leibniz. In linea con la propria ricerca coreografica volta a indagare il corpo come oggetto e l’oggetto come corpo, il danzatore costruisce, decostruisce e ricostruisce lo spazio scenico utilizzando 22 sedie. Un’azione coreografica perpetua che simboleggia con humour le infinite dinamiche umane e la capacità dell’uomo di creare delle opere architettoniche con oggetti comuni.
Il 15 e 16 ottobre Simona Bertozzi, danzatrice e coreografa italiana dalla forte impronta autoriale, presenta in prima nazionale Quel che resta, creazione site specific su musica di Igor Stravinsky con il soundscape di Roberto Passuti. Danzato dalla stessa Bertozzi con Marta Ciappina, il duetto è una “danza sconfinata” dove “il grado energetico dominante è quello dello stupore, esperito come una irruzione improvvisa, uno sbilanciamento della postura, un’uscita da noi stessi, ma anche come occasione di accoglienza e di rinnovata esperienza”.
Il 16 e 17 ottobre il duo artistico costituito da Ginevra Panzetti ed Enrico Ticconi porta in scena Ara! Ara!, secondo capitolo di un dittico iniziato con AeReA. La pièce esplora il potere simbolico della bandiera, drappi di stoffa che fin dai tempi più antichi racchiudono una storia ed esprimono identità e potere. Il titolo ha un duplice significato: il primo allude al pappagallo Ara, scelto come “simbolo di un potere in ascesa”; il secondo “all’antico luogo deputato al sacrificio, qui inteso come meccanismo generatore di morte”.
PLI
Mattatoio / Teatro 1 / 15 Ottobre
Coreografia, regia, performance: Viktor Cernický
Drammaturgia: Lukáš Karásek
Scenografia: Lukáš Karásek
Costumi: Viktor Černický
Disegno luci: Zuzana Režná
Quel che resta
Mattatoio / Teatro 2 / 15-16 Ottobre
Concept e coreografia: Simona Bertozzi
Danza: Marta Ciappina, Simona Bertozzi
Musica: Stravinsky: Diversions, Ray Chen, Timothy Young
Divertimento: IV. Pas de deux, Coda. Presto
Soundscape: Roberto Passuti
Light design: Giuseppe Filipponio
Organizzazione: Monica Aranzi, Chiara Boscariol
Stampa: Michele Pascarella
Foto e video: Luca Del Pia
Produzione: Nexus 2021
Con il contributo di: Mic, Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna
Con il sostegno di: Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni e di Fondazione CR Firenze
Residenze creative nell’ambito di Residenze per artisti nei Territori a cura di Masque teatro, Artists in ResidenSì Bologna, in collaborazione con Dialoghi – Residenze delle Arti Performative a Villa Manin 2021, CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, AlmaStudios Bologna.
Ara! Ara!
Mattatoio / Teatro 1 / 16-17 Ottobre
Coreografia, performance, ideazione: Ginevra Panzetti, Enrico Ticconi
Sound design e composizione: Demetrio Castellucci
Tamburo, percussioni, registrazione: Michele Scotti
Light design: Annegret Schalke
Scenografia: Laila Rosato
Costumi: Julia Didier
Design delle bandiere: Ginevra Panzetti
Coach di sbandieramento: Carlo Lobina / Flag-wavers of Arezzo
Assistenza drammaturgica: Thomas Schaupp
Cura tecnica: Paolo Tizianel
Produzione: Ginevra Panzetti / Enrico Ticconi
Con il supporto di: La Fondation d’entreprise Hermès nell’ambito di New Settings Program
Coproduzione: PACT Zollverein; La Briqueterie CDCN du Val-de-Marne nell’ambito dell’accueil-studio finanziato dal Ministero della Cultura / DRAC IDF; KLAP Maison pour la Danse (Residenza 2021); Théâtre de Vanves / Scène conventionnée d’intérêt national «Art et création» pour la danse et les écritures contemporaines à travers les arts; FOG Triennale Milano Performing Arts.
Infoweb: https://romaeuropa.net/festival/rassegne/dancing-days/