
Domenica 17 Luglio Fatima Scialdone in Laura allo specchio ai Giardini della Filarmonica
Il prossimo 17 Luglio nei Giardini della Filarmonica Romana la rassegna I Solisti del Teatro presenta un recital di canzoni scritte per Laura Betti da autori quali Pasolini , Arbasino, Flaiano, Moravia e musicisti quali Marinelli, Umiliani, Carpi, Nebbia. Sul palco Fatima Scialdone accompagnata da Andrea Bianchi al pianoforte e Michele Kraisky alla chitarra; gli arrangiamenti sono a cura di Francesco Bancalari, i testi della stessa Fatima Scialdone e di Fernando Pannullo.
Per gli iscritti al blog ilteatrodellamemoria.com e alla pagina FB de Il Teatro della Memoria sono disponibili biglietti ridotti a 13€.
Qui di seguito la locandina, il comunicato stampa e i video trailer.

17 luglio ore 21,30 rassegna I solisti del teatro XXVIII° Ed.
Presso i “Giardini della Filarmonica romana“ Via Flaminia, 118 – 00196 Roma
In occasione del centenario della nascita di Pasolini uno spettacolo ricco di canzoni ironiche divertenti scritte dallo stesso Pasolini, Arbasino, Flaiano, Moravia per Laura Betti… e qui proprio Laura Betti racconta un Pierpaolo diverso ” loro, i due ragazzi di Bologna “…un racconto vivace ma con risvolti emozionanti e toccanti…
Info e prenotazioni 3398209385 Biglietto intero 15€ /Ridotto 13€/ Gruppi da 6: 10 € a persona
FATIMA SCIALDONE in
“LAURA ALLO SPECCHIO” Dedicato a Laura Betti e Pier Paolo Pasolini
“Overture di chitarra di Fausto Mesolella”
Arrangiamenti M.° Francesco Bancalari
Al pianoforte M° Andrea Bianchi
Chitarra Michele Kraisky
SCRITTO DA FATIMA SCIALDONE e FERNANDO PANNULLO
Costumi Isabella Scialdone, Movimenti coreografici Carlo Del Giudice, Roberto Di Palma
“Laura allo specchio “, interpretato da Fatima Scialdone, è un monologo (in senso stretto all’inizio, poi monologo/ dialogante) con musica e canzoni, che ci fa conoscere un Pierpaolo Pasolini raccontato in modo diverso proprio da lei, Laura Betti (grande attrice di cinema e teatro) degli anni sessanta, in cui giovane, vitale, prepotente, anticonformista riuscì ad imbastire un spettacolo tutto di canzoni, scritte e composte per lei , dal titolo : “Giro a vuoto”. Un “calderone” con la complicità e regia di Filippo Crivelli in cui coinvolse i più prestigiosi scrittori e musicisti dell’epoca, Moravia e Pasolini in testa, poi Arbasino, Parise, Soldati, Mauri, Flaiano e musicisti come Marinelli, Umiliani ,Carpi, Nebbia… E’ la prima “One woman- show italiana”, ha inventato una forma cabaret sconosciuta finora da noi, anche se praticata da tempo in Francia. Ed è proprio a Parigi che debutta, e trionfa, contemporaneamente alle grandi artiste francesi Piaf, Barbara Juliette Greco… diventandone amica . Si parla addosso, ne parla col suo “doppio nello specchio”. Novello Narciso si ammira, si confessa, parla del suo presente e del suo passato.
Ci rivela la grande svolta della sua vita: l’incontro con Pier Paolo Pasolini, un “veneto” nato a Bologna che entra quasi di soppiatto nella sua vita e vi resta condizionandola per sempre.
Parla di “ Pierpaolo” in modo diverso , con un sentimento che si svela man mano nei suoi racconti .. .Diventa “la sua moglie non carnale” … Sono invischiati in un rapporto complicatissimo: litigano come due coniugi, si riappacificano come innamorati, cementano tra tempeste e schiarite la loro “amicizia”, un legame che le procurerà frutti notevoli sul piano artistico e inaudite sofferenze in seguito. In un cauchemar premonitore Laura viene catapultata nell’oscura dimensione del sogno, “vive” la tragica fine di Pasolini col funerale a Campo dei fiori. Anche questo episodio è stato raccontato da Laura a Fatima Scialdone, alla quale ha dato tutto il repertorio musicale dello spettacolo guidandola nella interpreazione.
Così nasce questo spettacolo, da un incontro fatto a Palermo durante il festival IncontroAzione tra Laura Betti ospite con lo spettacolo “Una disperata vialità“ di Pasolini , e Fatima Scialdone che recitava in un testo di V. Havel .
Nello spettacolo non c’è soluzione di continuità tra parola e canto (l testi originali da Giro a Vuoto, di Fortini, Moravia, Arbasino, Nebbia , Pasolini, etc.) in un amalgama che coinvolge in modo accattivante, anche se il distacco ironico e talvolta comico, stempera malinconie, inquietudini e talora “anche l’annuncio di qualche disperazione”.
L’overture è affidata a Fausto Mesolella , nonostante oggi non sia più con noi , apre lo spettacolo con voce solista , accompagnato dalla sua chitarra in una versione straordinaria di “Come le nuvole” che Pasolini scrisse dedicandola a Laura Betti, e affidò a Domenico Modugno la composizione della musica. Nello spettacolo ci teniamo a mantenere il suo prezioso contributo artistico e la sua presenza con il video/ audio di questo momento di introduzione alla storia .
RICORDIAMO CHE LAURA BETTI E’ STATA LA PRINCIPALE AMICA E DIVULGATRICE DELLE OPERE DI PASOLINI DOPO LA SUA MORTE .Nello spettacolo infatti la chiusura è affidata alla promessa che lo difenderà… lo farà conoscere al mondo intero … queste le sue parole dette a Fatima, questa la relatà dei fatti . Nel mondo è grazie sopratutto a lei che si conosce Pasolini., come ha riconrdato il Ministro J. Lang in Francia , dopo averle dato l’onoreficenza come Cavaliere delle Arti e delle Lettere.