in scena all’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone” dal 17 al 19 novembre
Silvia Mozzachiodi
Il coreografo brasiliano Bruno Beltrão, celebrato dalla stampa internazionale come il William Forsythe dell’Hip Hop, chiude la sezione danza della 37ª edizione del Romaeuropa Festival con New Creation, in scena dal 17 al 19 novembre all’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”. La produzione riflette il suo percorso di ricerca fondato su una concezione espressamente politica della danza quale strumento di critica sociale e di resistenza creativa. La scrittura coreografica, una fusione di danza contemporanea e danza urbana, denuncia apertamente le pratiche repressive messe in atto dall’estrema destra di Jair Bolsonaro, al governo fino a qualche settimana fa. Danzato con mirabile energia dalla sua compagnia, il Grupo de Rua de Niterói, lo spettacolo mostra cosa accade quando una scena politica crea disarmonia, polarizza le persone e limita la libertà e l’uguaglianza.
New Creation

Crediti
Direttore Artistico Bruno Beltrão
Assistente alla direzione Gilson Cruz
Con Wallyson Amorim, Camila Dias, Renann Fontoura, Eduardo Hermanson, Alci Junior, Silvia Kamyla, Samuel Dcristo, Leonardo Laureano, Antonio Carlos Silva, Leandro Rodrigues.
Luci Renato Machado
Costumi Marcelo Somme
Musica Lucas Marcier / ARPX, Jonathan Uliel Saldanha
Elettricista Sineir
Set Design Anderson Dias
Foto © Wonge-Bergmann
Production Grupo de Rua
In collaborazione con Something Great
Coprodotto da Künstlerhaus Mousonturm, Festival d’Automne à Paris & Centquatre, Kunstenfestivaldesarts, Wiener Festwochen, SPRING Performing Arts Festival, Sadler Wells, Kampnagel, Onassis STEGI, Culturgest, Teatro Municipal do Porto, Romaeuropa Festival, Charleroi Danse, Le Maillon – Théâtre de Strasbourg, Cité Musicale-Metz
Distribuzione Something Great
Commissionato dae Künstlerhaus Mousonturm nell’ambito di Alliance of International Production Houses in Germany
Con il sostegno di Goethe Institut
Biografia Bruno Beltrão
Nato nel 1980 a Niterói, un sobborgo di Rio de Janeiro, il brasiliano Bruno Beltrão usa stili di danza urbana nel contesto della danza contemporanea concettuale combinando svariate influenze, tra cui l’Hip Hop, per dare vita a paesaggi coreografici astratti. Alle danze urbane, in fondo, si appassiona sin dall’età di 10 anni, ben prima di fondare con l’amico Rodrigo Bernardi, nel 1996, ancora adolescente, la sua compagnia Grupo de Rua. Nel 2001 il duetto From Popping to Pop, debutto ufficiale di Beltrão sulla scena della danza contemporanea, ha segnato una svolta nella sua carriera, portando l’Hip Hop e le pratiche urbane fuori dai loro naturali contesti. Lo stesso anno, l’uscita di Rodrigo Bernardi dalla compagnia, porta il giovane coreografo ad assumerne interamente la direzione. Da allora Beltrao ha coreografato Too Legit to Quit (2002), Telesquat (2003), H2 (2005) e H3 (2008) e Inoah (2018), la pièce con la quale approda per la prima volta al REf.