Al Mattatoio la rassegna dedicata alle nuove tendenze coreografiche
Silvia Mozzachiodi
Prosegue al Romaeuropa Festival la rassegna Dancing Days, curata da Francesca Manica e dedicata alla promozione di una nuova generazione di danzatori e coreografi. Di seguito sono riportati i prossimi appuntamenti in scena al Mattatoio.
Il 26 e 27 ottobre il collettivo Kor’sia porta in scena IGRA – ИГРА, pièce che ha vinto la terza edizione del bando Vivo d’Arte promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Coreografato dai direttori della compagnia Mattia Russo e Antonio de Rosa, Igra è un’originale e contemporanea interpretazione di Jeux, il celebre balletto creato da Nižinskij per i Ballets Russes.
Il 30 ottobre la coreografa greca Iris Karayan presenta UNAUTHORIZED su musica di Nikos Veliotis. Tre performer esplorano il potere di rappresentazione del corpo nello sport e nella cultura pop, una molteplicità di immagini riformulate in chiave coreografica nel tentativo di guardare i modi attraverso i quali la soggettività viene prodotta nella cultura visiva.
Sempre il 30 ottobre Stefania Tansini presenta My Body, progetto vincitore dell’edizione 2020 del concorso DNAppunti Coreografici. La chiave di lettura della pièce è rintracciabile nelle seguenti domande che si è posta la coreografa: “Che cosa facciamo? Come stiamo? Da soli, con gli altri, con le cose, con il mondo… Che cosa ce ne facciamo di questa vita, in questo corpo, in questa situazione?”. Un’affermazione di vita, un’accettazione disarmata del nostro essere fragili, vulnerabili, precari.
Il 17 e 18 novembre il Collettivo MINE porta in scena l’opera che ha segnato il debutto sulle scene della compagnia: Esercizi per un manifesto poetico, vincitore dell’edizione 2019 del concorso DNAppunti Coreografici. Come suggerisce il titolo, il lavoro si presenta come il manifesto coreografico del collettivo formato da Francesco Saverio Cavaliere, Fabio Novembrini, Siro Guglielmi, Roberta Racis e Silvia Sisto. Un inno all’incontro umano e artistico, all’autorialità condivisa e alla poetica del corpo.
IGRA – ИГРА
Mattatoio / Teatro 1 / 26 – 27 Ottobre
Idea e regia: Mattia Russo e Antonio de Rosa
Coreografia: Mattia Russo e Antonio de Rosa in collaborazione con gli interpreti
Interpreti: Giulia Russo, Mathilde Lin, Helena Olmedo Duynslaeger, Etay Axelroad, Antonio de Rosa, Alvar Roquero.
Drammaturgia: Kor’sia
Assistente alla drammaturgia e consulenza artistica: Gaia Clotilde Chernetich e Agnès López-Río
Scene: Kor’sia
Voce: Marc di Francesco
Musica: artisti vari
Spazio sonoro: Da Rocha
Idea Costume: Luca Guarini e Adrian Bernal
Progettazione e produzione e realizzazione di costumi: Mans Concept Menswear, Jaime Álvarez
Disegno e produzione delle calzature: CAMPER
Produzione: Gabriel Blanco e Paola Villegas (Spectare)
Direttore tecnico: Meritxell Cabanas
Progetto promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
Coproduzione: Centro di Cultura Contemporanea Conde duque Madrid, Romaeuropa Festival, Ministero Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI)
Con l’aiuto del: Ministero dell’Istruzione, della Cultura e dello Sport – Governo della Spagna, Comunità di Madrid, Comune di Madrid
Con l’aiuto di: Espai La Granja Valencia, Istituto Italiano di Cultura di Madrid
Biografia
Per il collettivo Kor’sia, le arti e specificamente le arti del movimento, per quanto di loro competenza, sono le uniche rappresentazioni che riescono a trasmettere il mondo umano, tutto ciò che è creato dalle nostre società: tradizione, società, cultura… che nessun’altra abilità cognitiva raggiunge. Sopravvivere nel tempo al di là delle società che le hanno prodotte e riuscendo a trascendere ciò che chiamiamo idee, fornendo agli individui l’accesso ai loro modi più intimi e spirituali.
Pertanto, l’obiettivo di questo giovane collettivo si basa sulla creazione di dispositivi artistici il cui epicentro si trova nel corpo e che proponga una riflessione sulla possibile gestazione di spazi individuali e collettivi, che possano fornire nuovi accessi a modi di essere e di essere. nel mondo attraverso le arti viventi. Attualmente, Antonio de Rosa e Mattia Russo, sono i direttori e coreografi del progetto, insieme al ricercatore e co-fondatore di Performing Arts, Giuseppe Dagostino e al Professore di Performing Arts Agnès López-Río come consulente artistico, sono i principali architetti di il collettivo KOR’SIA.
UNAUTHORIZED
Mattatoio / Teatro 2 / 30 Ottobre
Ideazione e Coreografia: Iris Karayan
Musica: Nikos Veliotis
Danzatori: Georgios Kotsifakis, Ioanna Paraskevopoulou, Yiannis Tsigkris
Collaboratori: Yorgos Maraziotis, Betina Panagiotara, Elena Novakovits
Fotografia: Elisavet Moraki
Produzione: ZITA dance company
Con il sostegno di the Hellenic Ministry of Culture and Sports, 2019
Biografia
Nata ad Atene, Iris Karayan è una danzatrice, coreografa e insegnante. Ha studiato danza alla Greek State School of Dance (2001) e ha completato il Master of Arts in Performance and Culture al Goldsmith College in Inghilterra. È fondatrice della ZITA Dance Company nella quale assume il ruolo di coreografa e con la quale ha firmato numerosi spettacoli presentati sia in Grecia che in Europa. Nel 2010 la sua coreografia A time to mourn and Legacy è stata premiata con il Jarmila Jeábková Award al New Europe Festival a Praga mentre nel 2013 Mothers è stato selezionato dal network Aerowaves prima di essere supportato dal Dancnet Sweden nella sua tournee in Svezia. Nel 2016 Alaska, una commissione dell’Onassis Cultural Centre ha debuttato ad Atene ed è stato presentato al Dansfabrik Festival di Brest in Francia. Karayan collabora con artisti nell’ambito della danza, della musica, del teatro, del cinema e delle arti visive ed è stata coinvolta attivamente in due collettivi: Syndesmos Chorou e The Collective Choreography Project. Dal 2013 ha inoltre realizzato workshop sul movimento e l’improvvisazione per persone con disabilità visiva come parte del programma di formazione dell’Onassis Cultural Centre.
My Body
Mattatoio / Teatro 1 / 30 Ottobre
Progetto, coreografia, danza: Stefania Tansini
Luci: Matteo Crespi
Suono: Claudio Tortorici
Prodotto da: Nanou Associazione Culturale
Management e distribuzione: Domenico Garofalo
Con il sostegno di: L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, Teatro Petrella di Longiano
Biografia
Stefania Tansini è nata nel 1991, a Ponte dell’Olio. Dopo gli studi di ginnastica artistica e di danza classica, nel 2014 si diploma come danzatrice presso la Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi. Di fondamentale importanza sono gli incontri con Enzo Cosimi, Dominique Dupuy, Cesc Gelabert, Jonah Bokaer, Maria Consagra. Nel 2014 prende parte allo spettacolo di Dario Fo e Franca Rame Storia di Q e lavora come danzatrice in tutte le produzioni di Simona Bertozzi: Animali senza favola (2014), Prometeo: Contemplazione (2015), Prometeo: il Dono (2015), Prometeo: Astronomia (2016), And It Burns Burns Burns (spettacolo finalista del Premio UBU Danza 2017), Flow On River (2018). Nel 2016 lavora con Luca Veggetti per gli spettacoli Non essere, una tentazione (2017), Quarto personaggio (2018), L’inferno dello sguardo (2019), Infinito Nero (2021) e con Ariella Vidach per Temporaneo Tempobeat. Si confronta con alcune esperienze di video-danza (Interferenze, cortometraggio, L’isola sbagliata, film, Piano Social, video musicale del musicista Francesco Orio) ed è chiamata da Romeo Castellucci per Democracy in America e Flauto Magico. Nel 2020 lavora con i Motus in Tutto Brucia, con Emanuela Tagliavia in Hopper Variations (2014) e Combustioni (2015) e con Mette Sterre (curatore Robert Wilson) nella performance Structurealist (2015).

Esercizi per un manifesto poetico
Mattatoio / Teatro 1 / 17 – 18 Novembre
Coreografia, invenzione e danza: Francesco Saverio Cavaliere, Fabio Novembrini, Siro Guglielmi, Roberta Racis, Silvia Sisto
Danzatori e Interpreti: Francesco Saverio Cavaliere, Fabio Novembrini, Siro Guglielmi, Roberta Racis, Silvia Sisto
Musica: Samuele Cestola
Disegno luci: Luca Serafini
Consulenza drammaturgia: Gaia Clotilde Chernetich
Promozione e Produzione: Corpoceleste
Biografia
Collettivo MINE nasce dall’incontro artistico fra Francesco Saverio Cavaliere, Siro Guglielmi, Fabio Novembrini, Roberta Racis e Silvia Sisto. MINE è un esperimento di collettivo, di creazione orizzontale e di scrittura coreografica a dieci mani. Esercizi per un manifesto poetico, vincitore dell’edizione 2019 di DNA Appunti Coreografici segna l’inizio della loro collaborazione artistica. Nel 2020 debuttano con il progetto coreografico Corpi Elettrici, in collaborazione con il Gender Bender Festival e con la Scuola di Musica Elettronica del Conservatorio G.B. Martini di Bologna. Nel 2021 sono coreografi per il progetto Swans never die (Danzare la memoria 2020-2022) in collaborazione con Lavanderia a Vapore\ Piemonte dal Vivo, Opera Estate Festival e CSC Bassano del Grappa, Triennale Milano, Teatro Brescia, Torinodanza Festival, Festival Bolzano Danza, Mnemedance, Università Cà Foscari Venezia, Ecole Universitaire de Recherche CREATES e Centre Transdisciplinaire d’Epistemologie de la Litterature et des Arts Vivants, Universitè Cote d’Azur.
