All’Auditorium Parco della Musica l’esplosione surrealista di Mellizo Doble
Silvia Mozzachiodi

E’ in corso la trentaseiesima edizione del Romaeuropa Festival con una programmazione dall’ampio respiro internazionale e dall’elevato contenuto artistico. In cartellone, dal 14 settembre al 21 novembre in vari spazi della capitale, 26 appuntamenti con i più importanti coreografi della scena contemporanea nel segno della pluralità dei linguaggi coreografici e della ricchezza interculturale.
Dopo il successo riscosso dalla Compagnie XY con Möbius di Rachid Ouramdane, spettacolo al crocevia tra danza e nuovo circo che nei giorni scorsi ha inaugurato il Festival con acrobatica ebbrezza, Romaeruopa prosegue con un artista di grande richiamo: Israel Galván.
Sabato 18 e domenica 19 settembre, alle ore 21, il danzatore e coreografo spagnolo infiamma, al ritmo del suo vulcanico flamenco, la Cavea dell’Auditorium Parco della Musica con Mellizo Doble, spettacolo energico e tagliente realizzato insieme al musicista Niño de Elche. Un approccio contemporaneo alla cultura del flamenco, decostruito e ricostruito nel disegno e nel movimento. Un gioco nel quale danza e musica sono protagoniste alla pari, tanto che i due artisti si scambiano di ruolo; in particolare Galván che, usando il proprio corpo come uno strumento, fornisce un accompagnamento musicale percussivo.
Mellizo Doble
Con: Israel Galván, Niño de Elche
Ideazione e direzione artistica: Israel Galván e Niño de Elche
Coreografia e danza: Israel Galván
Musica e canto: Niño de Elche
Direzione Tecnica: Pablo Pujol
Suono: Pedro León, Manu Prieto
Luci: Benito Jiménez, Ruben Camacho
Stage manager: Balbi Parra
Management: Rosario Gallardo
Distribuzione: Austin Rial Eshelman (Rial & Eshelman)
Produzione: IG Company
In collaborazione con: Teatro Conde Duque Madrid
Supportato da: INAEM
Biografie
Israel Galván:
Nato a Siviglia, in Spagna, nella famiglia di ballerini di José Galván ed Eugenia de los Reyes, Israel Galván ha avuto una formazione classica di flamenco. Eppure, sin dalla sua prima creazione ¡Mira! / Los zapatos rojos (1998), un manifesto che ha aperto la strada per interpretare con nuovo spirito il flamenco, si è gradualmente trasformato in un danzatore e in un coreografo non classificabile. Galván ricodifica il linguaggio fisico del flamenco, utilizzando non solo modalità espressive ad esso genealogicamente vicine, come la corrida, ma anche aspetti performativi di altri rituali della cultura popolare, dal calcio all’attivismo e al travestimento. Produce una molteplicità di corpi per un flamenco che sta attraversando un processo di cambiamento. Ogni sua creazione vuole essere una pietra miliare nella ricerca di una danza che cerca di liberarsi delle caratteristiche e da un’eredita che la vorrebbe cristallizzata. Galván è stato insignito dei premi più prestigiosi premi: il Premio Nacional de Danza (Spagna), il New York Bessie Performance Award, il National Dance Award for Exceptional Artistry (Regno Unito). Nel 2016 è stato nominato Officier dans l’Ordre des Arts et des Lettres in Francia.
Niño de Elche:
cantante, chitarrista, compositore cinematografico e artista multidisciplinare spagnolo. Ha fatto irruzione nel mondo del flamenco con testi intervallati da dichiarazioni politiche da proteste di strada e dalla scena del flamenco d’avanguardia in Spagna. Compositore non ortodosso, riprende la forma popolare del “pregón” (proclama) e la adatta a un’epoca segnata dalla comunicazione digitale e dal neoliberismo globale. Le sue performance, spesso in collaborazione con artisti di diverse discipline, mescolano il flamenco con elementi antimilitaristi, anarchici, queer e transgender e hanno avuto un successo internazionale. Nel 2017 ha collaborato con Israel Galván e Pedro G. Romero su La Farsa Romea. Questo lavoro, presentato a Documenta 14, ha costituito la base per Coplas Mecánicas e successivamente per Mellizo Doble.
Per consultare il programma del Festival vai a questa pagina.