La danza imbraccia le armi: Luigi Danesi, un eroe della Repubblica Romana

Il Risorgimento in ballo – Episodi tra cronaca e leggenda dal mondo della danza – 7a puntata

Proclamazione della Repubblica Romana nel 1849 – Lit. Rossetti (1861)

Anche fra i coreografi ci fu chi si distinse nelle Guerre d’Indipendenza, ad esempio il romano Luigi Danesi (1832-1908). Ulderico Grottanelli, autore di un libro di biografie dei combattenti nelle guerre tra il 1848 ed il 1870 (Roma, Tipografia Tiberina di Federico Setth 1902), gli dedica una voce ricca di notizie.

Rimasto orfano di padre a soli sei anni, grazie all’aiuto della madre, Danesi poté coltivare gli studi ed iscriversi all’Università. Nel 1849 entrò a far parte del Battaglione degli studenti a difesa della Repubblica Romana,  guadagnandosi il grado di Sottotenente partecipando a tutte le azioni svoltesi dal 30 aprile  alla caduta della Repubblica.

Restauratosi il governo papale e ormai  lontani gli entusiasmi anticlericali che accompagnarono la fuga del Pontefice a Gaeta al canto dei versi Se il Papa è andato via/ buon viaggio e così sia/ Viva l’Italia e il popolo/ e il Papa che va via (attribuiti a Goffredo Mameli), Danesi dovette abbandonare l’Università e cercarsi di che vivere. La madre intanto era morta stremata dai dolori e dalle persecuzioni da parte del governo.  Si unì così ad una compagnia drammatica, iniziando la sua carriera teatrale diventando ben presto un ottimo primo mimo ed un acclamato coreografo. Successivamente venne promosso prima Tenente ed infine Capitano nel 1° Reggimento Alpini nel Battaglione Edolo. Per la sua attività artistica ricevette le croci di Cavaliere e di Ufficiale della Corona d’Italia. (R.Z.)

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