Alessandra Cristiani in dialogo con Auguste Rodin

Al Teatro Biblioteca Quarticciolo Naturans – da Auguste Rodin_studio, restituzione dei materiali della residenza creativa e incontro con gli operatori.

Silvia Mozzachiodi

Alessandra Cristiani
Ph. Giorgio Termini

Al Teatro Biblioteca Quarticciolo è in corso l’ultima residenza creativa della sesta edizione del Fuori Programma Festival: Naturans – da Auguste Rodin_studio della performer e danzatrice Alessandra Cristiani.
Il progetto, ultimo capitolo della trilogia La questione del corpo e l’arte di E. Schile, F. Bacon, A. Rodin, indaga nuove prospettive di raffigurazione e percezione della corporeità. Fonte d’ispirazione l’arte di Auguste Rodin, in particolare la sua raccolta di disegni erotici intitolata “Museo segreto”. Porte aperte al pubblico venerdì 2 luglio alle ore 18.30 presso il Teatro Biblioteca Quarticciolo. A seguire un incontro con gli operatori presenti.

NATURANS – DA AUGUSTE RODIN_STUDIO

Ideazione e performance Alessandra Cristiani
Light designer Gianni Staropoli
Sound artist Ivan Macera
Progetto fotografico Samantha Marenzi, Alberto Canu   
Produzione PinDoc
Coproduzione Triangolo Scaleno Teatro
Con il sostegno del Fuori Programma Festival/Teatro Biblioteca Quarticciolo, Armunia Festival Inequilibrio, Vera Stasi Progetti per la Scena

Sinossi

Il lavoro su Rodin corrisponde alla terza tappa di una Trilogia: La questione del corpo e l’arte di E.Schiele, F.Bacon, A.Rodin. La Trilogia vuole indagare il valore della corporeità nell’epoca contemporanea e l’incidenza del corpo carnale nelle arti performative. Prende ispirazione dall’arte di tre grandi personalità, autori irriducibili che hanno messo in crisi e rivoluzionato il segno iconografico seguendo necessità e  desideri intimi e personali. Il suo perno metodologico è il pensiero e la pratica dell’Ankoku Butō. Riflettendo sulla immagine come sorgente creativa, ogni tappa prevede una rielaborazione del lavoro corporeo attraverso delle tecniche di stampa fotografica. Corpus Delicti-da Egon Schiele e la mostra Corpus Imaginis ha debuttato nel Novembre del 2019, Nucleo – da Francis Bacon, in anteprima on line, nel Dicembre 2020. Naturans è il titolo con il quale si tenta un primo avvicinamento tattile all’opera del pittore. Si rifà ad una vasta raccolta di disegni erotici, indicata come “il museo segreto” di Rodin e alla frase “la natura è il corpo nudo”. La naturalezza del corpo nudo femminile è la via per sondare nuove prospettive di raffigurazione e percezione. Alcuni disegni scelti per la loro efficacia visiva ed evocativa saranno considerati strumenti creativi per la scena, immagini di danza, Haiku da esplorare secondo la metodologia del Butō Blanc del danzatore giapponese Masaki Iwana. Una drammaturgia corporea per invocare il Nikutai, il corpo come dimora, grembo in cui sostare e intercettare la visione di una profonda natura identitaria. Alle suggestioni iconografiche di partenza, al silenzio delle superfici e all’intimità dei corpi scultorei, alla “musica della materia” risponderanno sensibilmente spazio, luce e suono.

Biografie

Alessandra Cristiani performer e danzatrice. Nomination Premio Ubu 2018 come migliore attrice/performer per gli spettacoli Clorofilla e Euforia. Dal teatro di marca odiniana (Teatro Potlach, Toni Cots, Jean Paul Denizon, Teatro de Los Andes, Nino Racco, Naira Gonzales) approda alla danza attraverso una personale esplorazione del training fisico dell’attoreStudia danza contemporanea con Moses Pendleton, Giovanna Summo, Domenique Dupuy, Hervè Diasnas; Tecniche del mimo trasparente con Hal Yamanouchi; Respiro e movimento con il trainer Giuseppe Ravì; Qi gong con Solene Fiumani; Ideokinesis: Placement e Riposo Costruttivo con Ursula Stricker, Yoga con Maddalena Gana. Nel 1997 riceve il Premio Excelsior come migliore attrice per il corto La foto, per la regia di Sara Masi, concludendo un primo ciclo di formazione nel teatro di ricerca. Dal 1996 indaga il pensiero e la pratica dell’Ankoku Butō (Masaki Iwana, Akira Kasai, Akaji Maro, Tadashi Endo, Ko Murobushi, Yoko Muronoi, Hisako Horikawa, Toru Iwashita, Daisuke Yoshimoto, Atsushi Takenouchi, Kohshou Nanami, Yuko Kaseki, Yumiko Yoshioka), laureandosi in Metodologia e Critica dello Spettacolo con la tesi sperimentale: Masaki Iwana e la tradizione del “Butō Bianco”. “The Intensity of nothingness”: una metodologia della danza. Nel nuovo percorso creativo legato alle arti performative con la compagnia Lios crea e dirige la Rassegna Internazionale di danza butō Trasform’azioni (2001-11) e nel 2009 intraprende il work in progress Progetto Eliogabalo con il danzatore Akira Kasai, sostenuto dal Paji Europe The Japan Foundation. In qualità di danzatrice e autrice con il progetto performativo La fisica dell’anima. Francesca Stern Woodman vince il sostegno Scenari Indipendenti 2008. È coreografa in residenza nel biennio 2011-13 presso l’Accademia Filarmonica di Roma realizzando per l’evento Opening Cage, il lavoro Child of tree e inserendo performance in natura nel Festival Internazionale della Danza 2013 con la creazione Eros Aria. Per le stagioni 2012-13 è nello spettacolo Tutto per bene per la regia di Gabriele Lavia, una produzione del Teatro di Roma. Nel 2014 prende parte al progetto Strutture elementari dell’azione. Dialogo in azione tra Romeo Castellucci e Silvia Rampelli, a cura del Corso di Laurea DAMS. Con la danza Entrana è alla Rassegna CIMES 2013-14 Kazuo Ohno e il Buto in Europa: intreccio di rami e radici, Università di Bologna. Nel 2015 è in Giappone come allieva ospite al Tenshikan, centro di danza del maestro Akira Kasai e al Convegno Internazionale Psi 2015 Tohoku. Beyond Contamination, Keio University Art Center/Aomori Museum of Art. Con un estratto della performance di danza Oro e Rosso partecipa al XIV congresso nazionale della SLP, Scuola Lacaniana di psicoanalisi, dal titolo Il tempo e l’atto nella pratica psicoanalitica, Teatro Franco Parenti, Milano, anno 2016. In qualità di performer prende parte a diverse edizioni del Convegno Nazionale, Interdisciplinare di Fonte Avellana, realizzato in collaborazione con l’Associazione Italiana di Psicoanalisi: Nel cuore del corpo. Estasi, parole passioni, 2015; Viaggio al termine della notte. Oscurità, penombra, splendore, 2017; I fiori del male: conflitto, destino, necessità, 2018; Le voci di dentro. Fantasia, sogno, visione, 2019. Del 2016 la conferenza Il tempo. estrapolazioni dalla pratica, IV incontro del Seminario Tempo, coordinato da Claudio Morganti per Armunia Teatro. Ottiene docenze a contratto per l’Università Roma Tre ricercando la danza attraverso metodologie e pratiche al confine tra la Butoh Dance e l’Euritmia (2016/20)Lavora con Marcello Sambati, Fabrizio Crisafulli, Roberto Latini, Massimiliano Civica, Giovanna Summo, Alessandro Serra, Daria Deflorian, autori tra i maggiori esponenti del teatro di ricerca italiana. È danzatrice e cofondatrice della compagnia Habillé d’Eau diretta da Silvia Rampelli, presentandone i lavori in Italia, Polonia, Bosnia, Francia, USA e ottenendo vari riconoscimenti nazionali e internazionali:< Studio per Attis, selezione Enzimi Danza 2002 “per rigore e originalità creative”, RefettorioGenerazione Scenario 2003, vincitoreMovin’Up2004, supporto dell’Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani, “Premio per la specificità e originalità del linguaggio e delle tecniche corporee” all’International Teatarfest di Sarajevo, anno 2004, Ragazzocane, creazione per La Biennale di Venezia 37 – Festival Internazionale del Teatro, curata da Romeo Castellucci, anno 2005, Stato secondo, vincitore del progetto 4 Cantieri per Fabbrica Europa, una produzione Teatro Furio Camillo e Fondazione Pontedera Teatro, in collaborazione con ZTL-pro, anno 2008. Premio Ubu 2018 come miglior spettacolo di danza con Euforia. Collabora con la compagnia francese Li(luo)/ Camille Mutel per le creazioni Soror (2013) e Animaux de Bèance (2017-18). L’eau par-delà le fou, è al Festival Les XXI rencontres ethnographie et cinéma: corps en passage, creazione in collaborazione con l’Università Grenoble Alpes-Espace Scénique Trans Disciplinaire (EST)-Service Culture, anno 2018. Ha seguito corsi di formazione all’Istituto Europeo Shiatsu (IES) di Roma. Ha tenuto sessioni di danza buto per professionisti allo IALS. Attualmente impegnata nella creazione di moduli laboratoriali sulla danza performativa, esplorando nuovi linguaggi corporei.

PinDoc nasce nel 2018 dall’unione delle progettualità di Excursus ed Fc@pin.d’oc, due realtà da tempo conosciute per la produzione di spettacoli di danza contemporanea, sia dei loro direttori artistici, sia di altri autori, talvolta giovani talenti coreografici che già collaboravano come danzatori con le due compagnie, talvolta artisti indipendenti affini per sensibilità e visione. PinDoc è sinonimo di percorsi artistici intrecciati, di collaborazioni, di compagni di strada e si rappresenta in maniera esemplare attraverso il team che ha voluto la fusione: Giovanna Velardi e Ricky Bonavita per la direzione artistica e Danila Blasi e Theodor Rawyler per la direzione generale. Collaborazioni fatte di viaggi condivisi, basati su coworking, sperimentati per citare un esempio significativo in occasione dell’Officina COREografica, progetto importante sostenuto da MIC e Regione Lazio, dedicato interamente alla danza. Fra i punti forti di PinDoc sottolineiamo l’ampia offerta di spettacoli e la pluralità di linguaggi connessi alla creazione contemporanea che permettono di dare vita ad un soggetto di produzione danza più forte, che possa sostenere un percorso di tutti i coreografi associati, supportandoli dal punto di vista organizzativo, amministrativo, logistico e della comunicazione nei loro individuali percorsi artistici, tutti strettamente legati alla danza contemporanea, pur nelle loro differenze stilistiche, con segni che spaziano da un linguaggio più legato ai codici delle tecniche della danza contemporanea, ai codici del teatro danza, e dalla danza più propriamente di ricerca, a progetti che nascono nell’ambito della danza di comunità. La presenza di coreografi appartenenti a generazioni diverse permette inoltre un passaggio del sapere professionale legato direttamente alle pratiche di produzione, una supervisione e promozione degli emergenti che nasce nel dialogo quotidiano e che è messa in pratica con orgoglio dalla direzione di PinDoc.

Per consultare il programma del Festival vai a questa pagina.

Condividi su / Share on

Se vuoi, mandaci un commento:

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.